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av EDOARDO BELOTTI 12 måneder siden

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Dominare con la politica

Roma riuscì a trasformarsi da una piccola città-stato a un vasto impero attraverso una combinazione di espansione territoriale e una sofisticata struttura organizzativa. Tra il 390 e il 266 a.

Dominare con la politica

Dominare con la politica

Nell'arco di 130 anni (dalla catastrofe gallica del 390 alla conquista del sud italia completata nel 266) Roma passò da 822 KM2 a 26.805, con oltre 90.000 KM2 controllati indirettamente

Dominio ben organizzato
Roma riuscì a svilupparsi così tanto in così poco tempo grazie a una organizzazione burocratica, politica e sociale molto sofisticata, che garantiva però un controllo efficacie dei popoli sottomessi

Suddivisione dei domini in 3 categorie in base a criteri specifici

Municipi

A differenza delle città alleate, potevano solo mantenere la propria forma di governo semi autonoma, ma i propri cittadini non avevano alcun diritto politico

Città Alleate

Gli alleati di roma, detti Socii, erano ufficialmente pari di Roma ma erano effettivamente sottomessi a roma. In caso di guerra dovevano intervenire in aiuto di Roma, ma non valeva il contrario.

Strumento potentissimo nelle mani di Roma, ciò che permise di mantenere un controllo stretto anche sulle città italiane durante periodi di crisi. Avevano pieni diritti politici

Colonie

Erano una vera e propria estensione di Roma sui territori conquistati, non una entità separata come in Grecia

Esistevano due tipi di colonie: le colonie latine e le colonie romane. Le colonie latine erano fondate da pochi cittadini romani, con il fine di creare avamposti militari per estendere l'influenza romana. Al contrario, quelle latine venivano fondare da migliaia di cittadini latini, con il fine di sfollare aree troppo affollate nella penisola