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av Michela Artuso 11 måneder siden

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I LUOGHI

Monza è una cittadina lombarda vicina a Milano, importante nel racconto di Manzoni per il rifugio di Agnese e Lucia su consiglio di padre Cristoforo. Vercurago, invece, ospita la fortezza dell'

I LUOGHI

I LUOGHI

MILANO

Il 10 Novembre 1628 Renzo si reca a Milano presso Porta Venezia.L'uomo nota subito qualcosa di anomalo: la gentilezza del viandante a cui chiede la strada per il convento di padre Bonaventura, i gabellieri che non lo fermano al passaggio, le strisce bianche di farina e i pani sparsi lungo la strada. Successivamente, Renzo si rende conto che a Milano c'è una carestia causata da circostanze naturali, dalla guerra e in generale dal malgoverno. Il malcontento dei cittadini è tale che l'11 novembre del 1628 scoppia una rivolta contro il prezzo del pane: si tratta di quella che è passata alla storia come tumulto di San Martino o Rivolta del pane.

VERCURAGO (LC)

È l'inespugnabile fortezza in cui vive e opera l'innominato, situata in un punto imprecisato lungo il confine tra il Milanese e il Bergamasco e distante non più di sette miglia dal palazzotto di don Rodrigo: il luogo è descritto all'inizio del cap. XX, quando il signorotto vi si reca per chiedere l'aiuto del potente bandito nel rapimento di Lucia e fin dall'inizio si presenta come un castello truce e sinistro, specchio fedele della personalità del signore che vi risiede.

PESCARENICO (LC)

Pescarenico è l’unica località che Alessandro Manzoni indica precisamente nei Promessi Sposi e Pescarenico è davvero incantevole se la si guarda dalla sponda opposta del fiume Adda in cui si specchia, incorniciata dalle montagne lecchesi. Pescarenico era un villaggio di pescatori e oggi conserva ancora il fascino di un tempo: i vicoli si snodano attorno alla centrale Piazza Era e lungo l’Adda si vedono le barche che colorano la riva. Camminare per Pescarenico significa riassaporare immagini e profumi di un tempo.

MONZA

È la cittadina lombarda vicino a Milano dove Agnese e Lucia si recano dietro suggerimento di padre Cristoforo, in seguito al fallito tentativo di rapire la giovane da parte di don Rodrigo: le due donne vi arrivano nel cap. IX accompagnate dal barocciaio

LAGO DI COMO

l ramo del lago di Como, descritto da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, è il ramo di Lecco, una delle tre sezioni del lago, insieme al ramo di Como e a quello di Gera. Questo è il paesaggio dove Manzoni ha vissuto da adolescente, a Villa Manzoni, insieme al padre Pietro, ed è lo stesso scenario in cui l’autore decide di ambientare il suo capolavoro letterario.

PALAZZOTTO DI DON RODRIGO

È la residenza di don Rodrigo, il signorotto che esercita il suo dominio sul paese dei due promessi, e sorge come una piccola fortezza squadrata su un'altura, a circa tre miglia dal paese e a quattro dal convento di Pescarenico: è descritto nel cap. V, quando padre Cristoforo si reca lì per parlare con il nobile nel vano tentativo di farlo recedere dai suoi propositi su Lucia, e si dice che ai piedi dell'altura c'è un minuscolo villaggio di contadini che dipendono da don Rodrigo e rappresenta "la piccola capitale del suo piccol regno". Il villaggio è abitato da sgherri e uomini armati, le cui donne hanno un aspetto maschio e vigoroso, mentre una piccola strada a tornanti conduce in alto al palazzo.

ACQUATE (LC)

La presunta Casa di Lucia, descritta dal Manzoni nel capitolo in cui la giovane si prepara per sposarsi con il suo amato Renzo insieme alla madre Agnese. Dimora intima situata in una posizione tranquilla, è formata da un edificio lineare a due piani, con scale di legno, ballatoio e cortile antistante. Attualmente la casa ospita un’osteria ed è pertanto visitabile solo diventando clienti della stessa.

CHIESA DI S.VITALE E VALERIA

Sono due le chiese riconducibili a don Abbondio a Lecco: la chiesa dei Santi Vitale e Valeria ad Olate e la chiesa di San Giorgio Martire ad Acquate. La tradizione vuole che sia proprio la chiesa di Olate ad essere il luogo sacro in cui don Abbondio celebra le nozze di Renzo e Lucia, chiesa vicinissima alla presunta casa di Lucia. Olate, chiesa dei Santi Vitale e Valeria, presenta un edificio con elementi architettonici e stilistici risalenti a diverse epoche: parte del campanile è quattrocentesco, la navata fu costruita nel 1765 per essere poi prolungata nel 1934, quando venne ripristinata la facciata.