Kategorier: Alla - fascismo - elezioni - violenza

av Ilaria Ciavattini för 2 dagar sedan

12

3D - STO_Cap. 6 - L'Italia tra le due guerre_Il fascismo

In un periodo di forti tensioni sociali e politiche, Benito Mussolini emerge come figura centrale in Italia. Nato a Predappio nel 1883, inizia la sua carriera politica nel Partito Socialista, ma viene espulso per il suo interventismo durante la Prima Guerra Mondiale.

3D - STO_Cap. 6 - L'Italia tra le due guerre_Il fascismo

Cap. 6 - L'Italia tra le due guerre: il fascismo

5. L'Italia Antifascista

Sebbene il dissenso fosse un reato contro lo Stato, non tutti gli italiano furono fascisti, molti subiscono morte, carcere, esilio o confino ma le forze antifasciste erano diverse: - liberali e democratici > il movimento Giustizia e Libertà (Rosselli, Lussu e Salvemini) ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta di liberazione soprattutto fondando il Partito d'Azione che sarà importante durante la Resistenza. - cattolici come Don Sturzo e Alcide De Gasperi. - socialisti come Pertini e Turati - comunisti come Gramsci (arrestato nel 1926, scrive Quaderni dal carcere) e Togliatti Purtroppo, non essendoci una rete clandestina forte, l'azione antifascista non riuscì a sconfiggere il fascismo per lungo tempo.

4. L'Italia del ventennio fascista

Politica Interna Il fascismo consolida il suo potere con la violenza e cerca di ottenere consenso degli italiani creando: 1937 - GIL (Gioventù Italiana del Littorio) - organizzazioni giovanili; scuola sotto controllo fascista; tutti dovevano avere la tessera del partito fascista; rete di circoli del dopolavoro; ONMI (Opera Nazionale maternità e Infanzia) per assistenza madri e figli; organizzazioni colonie per i bambini; Controllo delle attività culturali con il Minculpop (Ministero Cultura Popolare) 11 febbraio 1929 - firma dei Patti Lateranensi tra Mussolini e il cardinal Gasparri che prevedevano un Concordato tra i rapporti Stato-Chiesa: - Sovranità Chiesa con Stato Indipendente Città del Vaticano; - Cattolicesimo come "sola religione di Stato" - Matrimonio religioso equiparato a quello civile. 1938 - Leggi Razziali contro gli Ebrei, nascono perché Mussolini era stato appoggiato dalla Germania nella conquista coloniale > nasce l'alleanza che condurrà l'Italia a schierarsi con la Germania nella II Guerra Mondiale. Gli ebrei vengono esclusi da tutti gli uffici pubblici e le loro attività lavorative fortemente limitate; espulsi dalla scuola pubblica. Vietati i matrimoni misti. Imitavano le leggi approvate in Germania nel 1935, anche se in Italia non esisteva una tradizione antisemita: la comunità ebraica era poco numerosa (50.000 persone) e gli Ebrei erano perfettamente integrati nel Paese. La Chiesa Cattolica condannò fortemente queste leggi.
6. La politica economica e estera

La politica economica del fascismo prevedeva l'iniziativa privata e il libero mercato per avere il favore degli industriali e dei proprietari terrieri; inaugura anche l'autarchia > l'Italia doveva bastare a sé stessa divenendo economicamente autosufficiente. Per favorire lo sviluppo dell'agricoltura si fecero interventi di bonifica delle zone paludose dell'Agro Pontino, dove venne costruita la città di Littoria (oggi Latina). In politica estera il fascismo fu nazionalista e colonialista Nel 1935 l'Italia invade l'Etiopia e Mussolini proclama il ritorno dell'Impero a Roma, ma questa conquista non porta ad alcun vantaggio economico, perché l'Etiopia era povera di risorse naturali e inadatta all'agricoltura. Tuttavia questo permette all'Italia di farsi riconoscere come potenza da Francia e Inghilterra

2. Mussolini e l'origine del fascismo

Molti proprietari volevano la repressione del movimento operaio e contadini, così sostengono Benito Mussolini. Nasce a Predappio nel 1883, milita nel partito socialista a fianco dei rivoluzionari e dirige il giornale Avanti! e poi il suo giornale Il Popolo d'Italia E' uno degli interventisti nella Prima Guerra Mondiale e per questo è espulso dal Partito Socialista. 1919 - Fonda i Fasci di Combattimento, squadre di azione con le quali reprimeva con violenza la protesta socialista. > 1921 - Partito Nazionale Fascista (PNF): aveva idee confuse, era formato da ex combattenti, disoccupati e nazionalisti; era repubblicano e anticlericale (contro la chiesa), ma soprattutto era molto violento, in nome della difesa dal pericolo rivoluzionario. Molti intellettuali sottovalutano il pericolo del Partito Fascista, come Benedetto Croce, e lo stesso Giolitti consente che i fascistisi presentino alle elezioni del 1921, permettendo loro di entrare in Parlamento.
In foto: Giacomo Matteotti poco prima di essere rapito e ucciso dai fascisti 3. La costruzione dello Stato totalitario

1922 - Marcia su Roma: Mussolini concentra a Napoli migliaia di camicie nere (fascisti) come fossero un esercito e marcia con loro sulla capitale: il capo del governo Luigi De Facta, chiede al Re Vittorio Emanuele III il permesso di far intervenire l'esercito contro Mussolini, ma questi non lo firma e, anzi, chiederà poi a Mussolini di formare il nuovo governo. 1922-24 - 1° governo Mussolini è moderato e sostenuto anche da cattolici e liberali, ma nel frattempo le squadracce fasciste vengono organizzate in Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) 1924 - le elezioni si svolgono con gravissime irregolarità; a denunciarlo pubblicamente al Parlamento sarà Giacomo Matteotti, esponente del Partito Socialista, che per questo dieci giorni verrà rapito e ucciso dal Partito Fascista. L'opposizione per protesta si sposta sul Colle Aventino (come aveva fatto la plebe ai tempi di Menenio Agrippa), sperando che il re sarebbe intervenuto contro Mussolini, ma questo non avvenne. Mussolini, forte dell'appoggio del re, pronuncerà un discorso divenuto celebre in cui si assume la responsabilità e prende i pieni poteri: 1925: Leggi Fascistissime > pieno potere al Duce 1926: Sciolti i partiti di opposizione; chiusi i giornali antifascisti; OVRA (polizia segreta); Tribunale Speciale per giudicare gli antifascisti. 1928: Nuova legge elettorale che affida al Gran Consiglio del Fascismo lo stilare di una lista unica di candidati > finiscono le libere elezioni, il sindaco è sostituito dal podestà, nominato direttamente dal governo.

1. "Il biennio rosso"

Dopo la grande guerra, in Italia dilagano inflazione e crisi economica. Gli italiani sono insoddisfatti dei trattati di Pace (si parla di una vittoria mutilata). --> 1919 - Gabriele D'annunzio, poeta, si mette alla guida di un gruppo di legionari e occupa la città di Fiume dichiarandola annessa all'Italia. Il capo del Governo, politico liberale Francesco Saverio Nitti, non fa nulla e scontenta la popolazione. Nasce il Partito Popolare Italiano (PPI), di estrazione cattolica con Don Luigi Sturzio. 1919 - 1921: Biennio Rosso - si verificano grandi scioperi da parte degli operai e dei contadini per richiedere migliori condizioni salariali. Gli industriali minacciano la serrata (chiusura delle fabbriche) a cui gli operai e i sindacati rispondono con l'occupazione delle fabbriche > sembrava che l'Italia fosse a un passo dalla rivoluzione comunista, ma interviene Giolitti, tornato al governo, che trova un accordo tra operai e proprietari. Inoltre firma il Trattato di Rapallo (12.11.1920): l'Italia ottiene dagli Iugoslavi Istria e Zara; Fiume diventa stato indipendente. Il Partito Socialista Italiano (PSI) si divide al suo interno tra massimalisti e riformisti e ne nascono due partiti: - Partito Comunista d'Italia (PCI) - con a capo Gramsci, di matrice rivoluzionaria - Partito Socialista Unitario (PSU) - con a capo Turati, di matrice riformista